Questo libro non è né un manuale dello Yoga, né una introduzione alle sue tecniche destinata a ricercare nuovi adepti con l'attraente presentazione dei possibili risultati. Si tratta invece di una ricca e dettagliata indagine sul mondo ideale indiano che ha visto sorgere la prassi dei diversi Yoga, fornendo a essa di volta in volta spessore di premesse metafisiche e articolate riflessioni di ordine psicologico e metodologico.
Frutto della diretta esperienza del mondo e della cultura indiana che il giovanissimo Eliade fece a partire dal 1928 sotto la guida del grande poeta e storico del pensiero indiano Surendranath Dasgupta, e che sarà all'origine della sua tesi sull'origine della mistica indiana del 1936, "Tecniche dello Yoga" espone la specificità della filosofia yogica, secondo la quale per raggiungere il distacco dal mondo occorre praticare una serie di discipline psicofisiche che permettano di arrivare alla concentrazione e alla contemplazione nei suoi diversi stati.
All'esposizione di queste tecniche - tra cui fondamentali quelle della respirazione e dell'amore - il libro fa seguire l'esame dei rapporti tra lo Yoga e le diverse religioni, nel quadro degli orientamenti mistici, gnostici e soteriologici della spiritualità indiana.