«L'universo è governato da leggi deterministiche? Qual è il ruolo del tempo?»
La visione newtoniana del mondo trova forse la sua espressione migliore nella famosa affermazione di Laplace secondo cui un'intelligenza superiore, conoscendo perfettamente il presente e il passato dell'universo, sarebbe in grado di prevedere qualsiasi evento futuro.
Ma le certezze della fisica newtoniana sono illusorie e dipendono solo da semplificazioni artificiose della realtà. Il mondo reale è fluttuante, rumoroso, caotico, ben diverso dal meccanismo perfetto dell'universo newtoniano.
Il determinismo della meccanica classica era già stato messo in crisi dalla meccanica quantistica; qui Prigogine ci presenta l'emergere di una nuova scienza che non si limita più all'analisi riduttiva di situazioni semplificate, ma si propone di affrontare lo studio del mondo reale in tutta la sua complessità: una nuova scienza che si fonda su concetti nuovi come quelli di strutture dissipative, di instabilità dei sistemi dinamici, di sensibilità alle condizioni iniziali, di distribuzioni di probabilità, di risonanze di Poincaré, nel tentativo di restituire al tempo tutta la sua sostanza.
Quella che Prigogine ci indica in questo libro è una stretta via tra un mondo deterministico governato da leggi ferree e un mondo assurdo in preda all'arbitrio del caso: le leggi della fisica assumono un senso nuovo, esprimendo ormai solo delle probabilità. In questa nuova visione del mondo c'è posto per la creatività della natura e dell'uomo.