"Noi non blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico." Così i numerosi esponenti della teoria di Critical Mass (massa critica) rivendicano il diritto di percorrere le grandi città del pianeta andando in massa in bicicletta, per rallentare il traffico e imporre in questo modo un uso più umano della città. Nate nel 1992 a San Francisco grazie all’intuizione di Chris Carlsson, le pratiche di Critical Mass si sono rapidamente propagate in tutte le principali città occidentali, fino a raggiungere anche l’Italia.
Priva di qualsivoglia struttura gerarchico-organizzativa, Critical Mass viene declinata nei singoli paesi con modalità specifiche. In Gran Bretagna, per esempio, ha assunto la denominazione Reclaim the Streets (Rivendichiamo le strade): un movimento che ha affiancato la lotta dei portuali di Liverpool e si è contaminato con le pratiche dei rave. In generale, si tratta di pratiche che possono essere tutte ricondotte all’anticar movement, che ha nei testi di André Gorz il riferimento teorico principale.
Nell’antologia proposta compare anche un testo scritto da Graziano Predielis, nome collettivo assunto da Critical Mass italiana, che descrive le esperienze e i problemi incontrati nell’organizzarsi in Italia.