Un interessante approccio all’arte indiana, arte di devoti e iniziati allo yoga. Non lo yoga inteso come ginnastica del corpo ma, secondo l`etimologia stessa della parola (yuj, congiungo), come autodisciplina per congiungersi col divino.
Ne consegue che statue, monumenti, mandala sono strumenti per contemplare l`Uno, sono supporti visivi che hanno un solo scopo: portare l`uomo a riassorbirsi consapevolmente nel suo principio originario. Questo libro dà un’interpretazione rivoluzionaria anche delle ardite rappresentazioni sessuali, tipiche del Tantra.
Secondo Zimmer sono simboli spirituali che parlano dell`unico fine: fare ritornare la goccia all`oceano perché sia contemporaneamente oceano e goccia, in un`unità duale. Dello stesso autore, Red ha pubblicato anche “Racconti dall`India” nella collana `Spazio interiore`.