Il secondo volume dell’opera prende in esame la scienza della mente: le peculiari concezioni della mente e della coscienza nel buddhismo, e l’analisi dei fattori mentali, che assume particolare rilevanza per la psicologia e le neuroscienze contemporanee e per quanti siano interessati a comprendere meglio la mindfulness e l’addestramento alla compassione.
Si passa poi all’epistemologia (pramāṇa) e alla prospettiva dei tantra buddhisti, e infine all’esposizione della ‘scienza contemplativa buddhista’, la psicologia alla base della meditazione con le teorie e i metodi dell’addestramento mentale. Completano il presente lavoro passi scelti da alcuni dei più grandi pensatori buddhisti indiani, come Asaṅga, Vasubandhu, Nāgārjuna, Dignāga e Dharmakīrti.
Per fornire un contesto ai lettori occidentali, ogni parte del volume è introdotta da un saggio di John D. Dunne, adatto a stabilire una connessione tra il materiale degli antichi filosofi indiani e i loro paralleli occidentali, entrando a pieno titolo nel dibattito contemporaneo.