Perché i mammiferi umani devono apprendere una tecnica per saper nuotare?
Perché gli esperti di fossili non spiegano come mai non riescono a trovare resti di scimpanzé?
Perché gli esperti di fossili non gridano ai quattro venti che durante la preistoria il livello dei mari poteva essere duecento metri più basso di oggi?
Da uno dei padri del parto in acqua, una nuova visione per comprendere la profonda connessione tra noi umani e il mare.
Sarebbe così folle pensare che l’uomo abbia molte più correlazioni, legami e analogie con il mondo marino di quanto oggi si assuma? Con la consueta originalità Michel Odent traccia un nuovo percorso dell’evoluzione umana, che lega indissolubilmente lo sviluppo umano con quello degli Oceani e delle creature marine. Nell’acqua salata possiamo rintracciare le origini dei nostri antenati e la successiva evoluzione della nostra specie.
E se i nostri antenati fossero stati pescatori-raccoglitori, prima di diventare cacciatori-raccoglitori?
E se fosse più appropriato dire “Pianeta Oceano”, piuttosto che “Pianeta Terra”?
Sarebbe così folle pensare che l’uomo abbia molte più correlazioni, legami e analogie con il mondo marino di quanto oggi si assuma?
Per Michel Odent queste sono ipotesi da prendere in seria considerazione stante i numerosi elementi che, portano in questa direzione.
Pensiamo per esempio all’attrazione per l’acqua che tante donne manifestano durante il travaglio; alla relazione che abbiamo con i fiumi, i mari e gli oceani e quanto questo ci abbia influenzati, e ci influenzi ancora, da tutti i punti di vista (sociale, ambientale, educativo, relazionale); al fatto che l’uomo di Neanderthal avesse già una cultura marittima; alle peculiarità che accomunano l’essere umano ai mammiferi marini; e ancora, al fatto che tra i nutrienti essenziali per il cervello, nella nostra specie enormemente sviluppato, vi sia lo iodio, che si ritrova abbondante solo nella catena alimentare marina.
Se l’oceano è la culla della vita, che legame allacciamo con le acque della vita?
Perché i ricercatori moderni non considerano che la maggior parte degli esseri umani prima della rivoluzione neolitica ha vissuto non nell’entroterra ma su terre che oggi sono sommerse?
E perché non riscoprire quei numerosi pensatori, da Esopo a Elaine Morgan, che nel tempo hanno suggerito un passato acquatico dell’uomo?
Michel Odent ci guida verso una visione rivoluzionaria delle origini dell’essere umano, che ci aiuta a comprendere meglio la natura umana; e lo fa citando dati, studi e ricercatori.
Indice:
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Misteri
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Le variazioni del livello dei mari
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Homo navigator
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Uno sguardo rivolto al futuro
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I migliori amici dell’essere umano
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I mammiferi dotati di un enorme cervello: Homo e Tucuxi
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Da Esopo a Eiaine Morgan: cosa hanno in comune i pionieri
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Dritti al punto
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Il mammifero che non sa nuotare
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Come mai ogni tanto la nascita umana avviene facilmente?
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Sensazione oceanica
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L’umanità, figlia dell’oceano
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Nell’era degli apprendisti stregoni
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Il futuro dell’ostetricia sciamanica
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La doppia personalità di Leboyer
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Da una piscina gonfiabile da giardino all’Oceano Pacifico
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Motivi di pessimismo e motivi di ottimismo