In questo suo libro, Claudio Catalano ripercorre l’affascinante storia dello sviluppo della coscienza umana dalla preistoria ai nostri giorni. Egli si sofferma in particolar modo sull’influenza che i vari tipi di insediamenti umani che si sono succeduti nel tempo hanno esercitato su tale sviluppo.
Il lettore si trova così coinvolto in un lungo viaggio che, partendo dalle grotte paleolitiche in Francia, gli fa visitare il Labirinto del Minotauro di Cnosso, il Cerchio di pietre di Sonehenge, i primi insediamenti umani in Mesopotamia e numerosi altri siti di immenso interesse.
La geometrìa precede la Creazione delle cose, eterna come lo spirito di Dio; anzi, la geometria è Dio stesso e gli ha fornito gli archetipi per la Creazione del mondo.
Non è facile per noi uomini moderni cogliere il senso di questa frase scritta da Giovanni Keplero nel 1619. Essa infatti confligge con la nostra visione del mondo, basata sulla netta distinzione fra l’intangibile mondo interiore della psiche e il concreto mondo esterno in cui si muovono gli oggetti fisici.
Ne "Lo Spazio e la Psiche" l’autore sostiene che questa distinzione, che a noi appare come un incontrovertibile dato di realtà è molto più sfumata di quanto ci piaccia pensare e forse, in ultima analisi, del tutto illusoria.
Partendo dall’assunto che lo spazio sperimentato nel nostro stato di coscienza ordinario è solo la punta di un iceberg che, come affermava Jung, affonda il suo corpo nelle acque profonde dell’inconscio collettivo, egli ripercorre il lungo processo evolutivo grazie al quale la psiche dell’uomo primitivo, in cui mondo interiore e mondo esterno formavano un tutt’uno indistinto, si è lentamente trasformata in quella dell’uomo moderno, che percepisce il mondo fisico come totalmente separato da quello dei suoi pensieri e delle sue emozioni.
Indice
Introduzione
Parte Prima
- Sul confine
- La geometria della mente
- Pluridimensionalità
- Il simbolo e lo spazio
Parte Seconda
- Lo spazio arcaico
- Le città degli dèi
- Il sole nel labirinto