Etimologicamente, Propoli deriva da: pro = davanti, polis = città o comunità, e quindi: pro-polis = “davanti alla comunità”.
Quando si scoprì che il Propoli ricopriva le celle dove si sviluppano le uova si capì la sua importanza come agente di protezione da infezioni.
La sua azione risultò duplice: battericida (uccide i germi), e batteriostatica (impedisce lo sviluppo di germi patogeni – o nemici – senza uccidere altri germi “amici”).
Le sue proprietà batteriostatiche e battericide sono valide su molti ceppi batterici: stafilococchi, salmonelle, proteus vulgaris, escherichia coli, ecc….
Da notare che è rara l’acquisizione di fenomeni di resistenza dei germi al propoli.
Quello stesso fenomeno per cui ceppi battericidi risultano resistenti a certi antibiotici, da cui necessita l’uso di prodotti sempre più “potenti e distruttivi”.