Viviamo in un mondo in cui una piccola élite di uomini troppo ricchi e potenti può bloccare intere Nazioni dal giorno alla notte, con pretesti creati ad hoc.
La loro è una visione del mondo distorta, ambigua e contraffatta.
È necessario uno sforzo di volontà per sfuggire allo stato di ipnosi nel quale ci mantengono soffiando ogni giorno sul fuoco della paura e della malattia. Al punto in cui siamo è fondamentale, per affrontare con fiducia l'avvenire, rompere l'incantesimo e uscire dalla prigione psicologica, spirituale e tecnomorfa dentro cui ci vogliono tenere rinchiusi. NON FACCIAMO IL LORO GIOCO. SALVIAMOCI IN UN MODO CHE NON SE L’ASPETTANO: DIVENTANDO MIGLIORI DI LORO.
Attingendo alle lezioni della storia e della filosofia, Franco Del Moro analizza gli aspetti in filigrana legati alla vicenda Covid con l'obiettivo di risvegliare una coscienza critica necessaria per evitare le molte insidie della nuova propaganda e affrontare con più consapevolezza il corso degli eventi.
In appendice uno studio dettagliato di Francesco Schellino sulla reale portata dell'emergenza sanitaria e sulle sue macroscopiche contraddizioni.
Il Covid ha fatto irruzione sul palcoscenico del mondo innescando una serie di reazioni a catena che hanno coinvolto quasi tutti i campi dell'agire umano: la sanità, ovviamente, ma anche la politica, la cultura, l'economia, la filosofia e, non da ultimo, la religione. Ha sfidato l'umanità civilizzata e messo individualmente le persone davanti a uno specchio nuovo che ha rivelato tanto i punti deboli della propria esistenza, quanto quelli dell'intera collettività.
Fra le istanze più inderogabili che la crisi ha portato a galla si è posta la necessità di un cambiamento, e l'avanzamento della crisi ha spinto - come ognuno di noi ha potuto sperimentare in prima persona - l'esistenza individuale ai confini di un possibile collasso o di una nuova presa di coscienza.
In ogni caso la confusione generale sollevata dall'incalzare degli eventi ci ha spinto alle soglie di una radicale trasformazione, da alcuni voluta, da altri temuta e osteggiata.
Questa trasformazione sembra comunque avere un obiettivo privilegiato: il controllo della popolazione promosso attraverso nuove forme di irreggimentazione, subdolamente definite 'necessarie' e 'inderogabili' ma che, se analizzate da vicino, rivelano aspetti e volontà poco chiari se non addirittura insidiosi.
Ma è davvero questo che le persone vogliono? Perché invece di parlare di "vecchia" e "nuova" normalità, non ci concentriamo su una normalità sana?