Inghilterra, inizio '900. Mrs Shamefoot ha un solo desiderio: essere immortalata sulla vetrata di una cattedrale.
I suoi tentativi, buffi ma molto ostinati, si scontrano con una serie bizzarra di imprevisti, che le rende difficile ottenere l'agognato ritratto.
Attorno a lei si muove una società raffinata e amorale, che vive di pettegolezzi e teatro, di maldicenze e poesia.
Aristocratici, dame, membri del clero, professori e attori si incrociano e si alternano in un girotondo di scene memorabili in cui regnano ironia, non detti e allusioni. Costruito su una trama esilissima, Vanagloria è il primo vero romanzo di Ronald Firbank.
Acuto osservatore della società inglese del suo tempo, ne mostrò, senza falsi pudori, contraddizioni, vacuità e idiosincrasie, soprattutto attraverso quei dialoghi evasivi e a tratti surreali in cui si esprime al meglio il suo genio creativo.
Autore a lungo dimenticato, Firbank fu riscoperto soltanto negli anni '60 del secolo scorso, a quarant'anni dalla morte, grazie all'interesse di celebri autori, fra cui l'americano Edmund Wilson e il britannico Evelyn Waugh.