Possiamo condividere le sofferenze del nostro pianeta: ecco il vero significato della compassione che ci permette di riconoscere la profonda interconnessione tra tutti gli esseri viventi.
Anziché pensare al cambiamento climatico come qualcosa da contrastare, l’autore ci invita a considerarlo come una ferita auto-inferta che dobbiamo sanare, ma che, curata con consapevolezza, può renderci un tutt’uno con il mondo e aiutarlo a guarire.
L’integrità personale e collettiva crea integrità globale.
Se ci focalizziamo esclusivamente sulla guarigione esterna del pianeta, rinunciamo al rito di trasformazione psicologica e spirituale offerto dalla distruzione della natura; ma se includeremo noi stessi in un modello climatico di “inter-esistenza” olistica, potremo forse realizzare un cambiamento davvero durevole.