Questo volume rappresenta la terza tappa (fondamentale) della rivoluzione silenziosa dei maghi erranti. In queste pagine viene spiegato cos'è il “duplice sentiero” e come ottenere e conservare l’equilibrio interiore indispensabile per ricongiungerlo e percorrerlo (grazie a numerosi esercizi pratici).
A. Panatta, dopo aver condotto il lettore a comprendere cosa sia la sfocatura, l’insieme di storie che ci raccontiamo e che ostacolano una piena centratura, e dopo aver spiegato come squarciare il suo velo per rispondere alla fondamentale domanda «Chi sono io?», accompagna il mago errante in un nuovo passaggio evolutivo: «Dov’è che sto andando?».
C’è infatti una doppia via da seguire affinché un mago errante resti nel flusso: quella del pulire la via dalle ombre della sfocatura e quella del seminare il campo della consapevolezza con i propri ideali, talenti e aspirazioni. Un duplice sentiero che può essere ricongiunto solo attraverso un elemento fondamentale: l’equilibrio.
Panatta, in questo nuovo capitolo di Istruzioni per maghi erranti, guida quindi il lettore a scoprire e rimuovere gli ostacoli al raggiungimento di tale equilibrio, aggiungendo numerosi esercizi pratici che consentono di conservarlo e di procedere con passo sicuro sul duplice sentiero che conduce alla piena realizzazione di Sé.
Indice:
PRIMA PARTE - Pulire
- Entrare in relazione
- Passato, presente e futuro
- Consentire e seguire
- L’errore è necessario
- Il coraggio e la terribile proporzione
- L’attenzione è il tuo capitale
- Respingere un pensiero
- Respingere una vibrazione: l’arte dell’immobilità
- Respingere i testimoni
- Un’azione ispirata
- La pratica dell'intensità
- Il primo livello di intensità: osservare il respiro
- Scendere nell’antro oscuro
- Trasformare le proprie ombre
- Il secondo livello di intensità: fissarsi su un punto
- L’attenzione purificata
- La tua vera voce
- Il terzo livello di intensità: essere totalmente in quello che fai
SECONDA PARTE - Seminare
- Reciprocità
- Chiedere
- Darsi il permesso
- Creare una forma pensiero
- Le due intenzioni
- Un giorno, una vita. Un’intenzione per ogni azione
- Anticipare il corpo del tempo futuro. Incorporare
- La consistenza nell’ordinario crea lo straordinario
- Riti e gesti di potere
TERZA PARTE - La seconda vista
- La contemplazione
- Stare e dissolvere
- Cambiare abitudini
- Saper discriminare
- Creare un vuoto mentale
- Praticare la solitudine
- Cercare le convinzioni
- Guardare i fatti
- Punti di sconnessione
- La doppia attenzione
- Ritirare il giudizio su se stessi
- Ritirare il giudizio sugli altri e sulla realtà esterna
- Attaccamenti e avversioni: neutralizzare l’oscillazione
- La sensazione di esistere
- Dai al mondo ciò che chiedi