Nel luglio e nell’agosto del 1911, approfittando della sospensione degli scavi sul sito dell’antica Karkemiš, a cui era stato invitato a partecipare, un Lawrence ventiduenne vagabonda lungo il corso dell’Eufrate fino a raggiungere Aleppo.
Da lì si recherà in treno a Damasco e poi a Beirut dove lo attende una nave che lo riporterà in Europa.
Lungo il percorso, visita e studia alcune di quelle architetture militari già oggetto della sua tesi di laurea, cerca e acquista antichi sigilli. Ogni sera, o il mattino seguente, registra spostamenti, cose viste, incontri e il suo mutevole stato di salute.
Agli appunti affianca un’ampia documentazione fotografica (solo in parte conservata) e diversi schizzi e disegni. I motivi di interesse per queste pagine sono tanti.
Le loro stringate annotazioni evocano in poche righe l’atmosfera e quasi il profumo di un mondo affascinante e perduto, e soprattutto ci aprono a una più completa e profonda comprensione del futuro Lawrence d’Arabia.
È forse proprio in questi anni che si forma la sua personalità, di cui già riconosciamo il tratto nervoso e febbrile, l’amore appassionato per i mondi e le culture che attraversa e anche quello squisito gusto letterario che contribuirà a fare di lui uno dei maggiori scrittori del ’900.
Questo piccolo, prezioso libro, finora inedito in Italia, merita l’attenzione di chiunque voglia conoscere a fondo una delle figure più imponenti e meno comprese del XX secolo.