Nel Novecento più che mai la Ragione ha cercato di analizzare l’amore e di sovvertirne le regole insondabili, riducendolo a volte a sostrato animale dell’essere civile, altre a secolare imbellettamento di forze misteriose.
Filippo Tommaso Marinetti era convinto che fosse soltanto un’invenzione dei poeti.
Eppure, dall’inizio della storia dell’uomo, milioni di poesie d’amore sono state composte per raccontarne l’impulso irresistibile, le numerose incongruenze, le sfumature del desiderio.
Leggerle tutte non è possibile, ma possiamo frugare tra le parole scritte negli ultimi anni dai maggiori poeti del mondo, sicuri di ritrovarne intatta la magia.