Viaggio alla riscoperta dell’autore di Z, Vassilis Vassilikòs, che in questo romanzo giovanile (1956) rivela già doti di grande narratore.
È un Bildungsroman a più voci, affresco ironico di una generazione smarrita.
Siamo a Salonicco nei primi anni Cinquanta.
Protagonisti sono sette giovani alla ricerca di un senso nella vita: c’è lo sportivo, il filosofo con la testa fra le nuvole, lo scrittore in erba, l’idealista, il nevrotico, il gigolò opportunista, il bigotto studente di teologia.
Ognuno con il suo segreto, i suoi dubbi, le disillusioni.
Sono degli antieroi nel clima asfissiante della guerra fredda, delle “vittime di pace”. Si muovono in una città sensuale, magnetica, sempre uguale e diversa, pronta a soffocare sogni e ideali in una palude di mediocrità.
Per scrollarsi dal torpore mortifero, ecco la spinta all’azione: progettano di “rapire” la Nike di Samotracia dal Louvre e di riportarla in patria.
L’avventura si colora di giallo, in un ritmo concitato di discesa agli Inferi. Il romanzo di Vassilikòs è una dichiarazione di amore e odio per Salonicco, con un retrogusto di amara tenerezza per i visionari di tutti i tempi che sognano la fuga in un altrove migliore.