Harunobu, Kiyonaga, Utamaro, Hokusai, Hiroshige: ecco alcuni fra i grandi protagonisti della stampa ukiyo-e, che da oltre un secolo affascina l’Occidente e molto ha contribuito alla conoscenza della cultura nipponica.
L’Europa aveva da poco imparato ad apprezzarla, quando Louis Aubert redasse questa magistrale introduzione, che ci presenta l’arte dei maestri nel contesto più ampio della società e della storia giapponesi.
Caratterizzate da una grande capacità evocativa e dalla straordinaria raffinatezza del tratto, le stampe si distinsero fin da subito per la scelta dei soggetti rappresentati: attori, cortigiane, scene di vita quotidiana dei quartieri popolari delle città, in particolare di Edo (l’odierna Tokyo).
Raggiunsero però le vette più alte nei celebri paesaggi, dominati da una natura maestosa e ricca di mistero in cui le figure umane sembrano perdersi e svanire, e che celebrano la bellezza dell’effimero: il vento, l’acqua, i fiori, gli uccelli, lo scorrere delle stagioni, insomma l’intima, fugace poesia del «mondo fluttuante».