Il libro tibetano dei morti è una delle più imponenti opere della cultura di tutti i tempi, uno dei testi della spiritualità orientale che ha avuto maggiore influenza anche sul pensiero occidentale.
Risale all’VIII secolo d.C. e raccoglie l’insegnamento sulla vita e la morte predicato dalla semi-leggendaria figura del grande maestro Padmasambhava, sulle esperienze dell’anima cosciente nell’intervallo di tempo che, secondo la cultura buddhista, sta fra la morte e la rinascita.
Un testo fondamentale per chi voglia andare al cuore della tradizione spirituale orientale, qui riproposto nella sua prima traduzione italiana direttamente dal tibetano a opera di uno dei più grandi orientalisti del nostro Paese.