L’altro che ci arricchisce, il diverso che ci contamina e va ascoltato.
Sacrosanto! Il rischio della chiusura e dell’autoreferenzialità è sempre in agguato e va scongiurato.
Il problema è che una parte consistente di quelle diverse istanze persegue orizzonti che non sono i tuoi.
E la logica del win-win, quell’auspicato poter “vincere insieme”, non sempre si rivela praticabile.
Il mondo, inutile nasconderlo, è anche pieno di “stronzi”, di gente che non si occupa dei tuoi interessi, perché semplicemente (e anche giustamente, da un lato) è troppo impegnata a farsi i propri.
E le due cose non necessariamente coincidono.
Bel problema, anche perché l’affermazione di ciò che ci sta a cuore e che vogliamo essere è la partita più importante della nostra vita.
Rispettati! descrive il modo per giocarsi al meglio questa partita, definendo sette pilastri sui quali edificare il tuo potere assertivo.
Spiega come mai e in che termini al tempo dell’apertura e dell’ascolto, del lavoro rigoroso su se stessi, dei dubbi e delle domande – tempo imprescindibile e prezioso – deve seguire quello in cui dire con ferma risolutezza chi sei, quali sono i tuoi confini e gli obiettivi che vuoi raggiungere.
Il rischio, altrimenti, è che qualcuno che di dubbi e domande se ne pone molti meno di te si metta alla guida della tua vita, portandoti dove lui vuole arrivare, e dove tu non avresti mai voluto essere.
Quante volte hai rinunciato a te stesso per andare incontro alle esigenze degli altri?
Quante volte ti sei messo all’angolo, lasciando spazio a chi già ne reclama molto?
E quante volte te ne sei pentito?
Controllati, apriti, ascolta, comprendi, giustifica!
Non vorrai per caso offendere qualcuno, ferirlo con le tue assurde pretese, con le tue sfrontate opinioni, la tua egoistica mancanza di disponibilità?