Tutta la poesia di Yeats è l’esplorazione, tremebonda e splendida, della divinità, nella sua pienezza poetica, che in quanto tale non esclude buio e ombre.
In lui, che sente il divino principalmente nell’uomo, e che guarda con simpatia al Rinascimento, convivono le visioni magiche dell’antico druidismo, il mondo delle fate e dei demoni delle selve dell’antica Irlanda, e un cristianesimo non dogmatico e non assoluto, anzi, lucidamente eretico, originalissimo.
Con questa scelta antologica, che prende il titolo dalla famosa Navigando verso Bisanzio, il lettore correrà nelle pagine di un grande poeta visionario: dalla partenza per mare verso la sacra Bisanzio all’incanto dei cigni selvatici che scompaiono in cielo, dai misteri della Torre in cui si cela quello della vita stessa, al mondo delle Mille e un notte in cui Yeats ci fa sentire le voci che nel buio dettano la luce dei versi.