Il duca di Vienna, Vincenzo, preoccupato dell'immoralità dei sudditi e del dispregio dell'istituzione matrimoniale, affida a un vicario, Angelo, il governo per vedere se sarà in grado di far rispettare le leggi Finge quindi di assentarsi e si traveste da frate per spiarne l'operato.
Angelo si rivelerà incapace di governare con autentica equità e giustizia, attaccato al mero dettato della legge e travolto dalle stesse passioni che dovrebbe punire.
Condanna a morte Claudio, colpevole di aver sedotto Giulietta, che lo ama, anche se i due vorrebbero sposarsi; Lucio, amico di Claudio, chiede allora aiuto alla sorella di lui, la virtuosa novizia Isabella, per dissuadere Angelo.
Isabella supplica il vicario di aver pietà del fratello ma Angelo prova nei suoi confronti pensieri peccaminosi e le promette la salvezza di Claudio a patto che lei gli si conceda. Lei cerca conforto dal fratello che la prega di salvarlo a costo del suo onore.
Interviene allora il duca travestito, fa pentire Claudio di atti e parole, espone a Isabella un piano per uscirne con l'onore integro e la grazia per il fratello con la complicità della legittima moglie di Angelo, Marianna, riesce poi a sventare l'esecuzione imprevista di Claudio ma non rivela subito che lui è vivo.
Svelerà infine i vari inganni e intrighi e la sua propria identità ristabilendo con il perdono l'ordine, la giustizia e le giuste unioni.