La storia dei due gemelli, Viola e Sebastian, naufraghi in Illiria; di Viola che si finge uomo (col nome di Cesario) e come tale serve alla corte del Duca Orsino; del Duca che è innamorato della contessa Olivia e usa Viola-Cesario come messaggero d'amore; di Viola che è a sua volta innamorata del Duca, mentre Olivia, credendola un uomo, si innamora di lei; dei due fratelli che, alla fine, rivelano la propria identità; La dodicesima notte (1601) è il prodotto di un artista ormai al culmine sia del proprio "mestiere" sia della propria riflessione sull'uomo e sul mondo.
Un mondo "fuor di sesto", come dice Amleto, di cui l'uomo non possiede ancora le coordinate e dove la verità, come in Bacone, è da conquistarsi giorno per giorno, tra mille difficoltà e ambiguità; dove il dubbio non è episodico ma è condizione ormai inevitabile e definitiva del vivere, e la prospettiva è quella di cui dice il Duca Orsino di fronte ai due fratelli finalmente insieme: "Un viso, una voce, un abito / E due persone! Una macchina d'illusione / Creata dalla natura, che è e non è".