Fortemente radicata nel suo tempo, la poesia di Carducci compendia al livello più alto, nell’arco di mezzo secolo, i caratteri e le tendenze della società italiana.
Tuttavia, dopo aver esercitato influssi determinanti, è stata rapidamente accantonata per i suoi aspetti “fuori moda” (attitudine retorica, patriottismo celebrativo, mitologia risorgimentale).
In realtà, quella lirica, saldamente connessa all’eloquenza del professore e agli studi del critico e del filologo, fu spesso in grado di proporre soluzioni originali e nuove, grazie alla sicurezza linguistica, alla vocazione sperimentale e alla varietà delle scelte metriche.
In questa antologia sono ovviamente raccolte alcune delle sue liriche più belle e meritatamente celebri, ma anche poesie meno famose e meno lette che per varie ragioni presentano motivo di interesse e novità.
Dalle sperimentazioni (anche metriche) giovanili fino all’ultimo Carducci, con le rime “alpine” e quelle per Annie Vivanti.