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Tutta la saggezza e la dignità che la vecchiaia può portare, in uno dei testi cardine della latinità.
Antidoto a un’epoca che non sa più invecchiare. Cicerone scrive La vecchiaia all’inizio del 44 a.C., appena prima dell’uccisione di Cesare, in un periodo per lui pieno di amarezze familiari e politiche, dedicandola ad Attico.
Sceglie a portavoce Catone, ottantaquattrenne protagonista del dialogo, figura di intatta autorevolezza e di forte prestigio politico.
La vecchiaia allestisce una ricca rassegna di exempla scelti tra i grandi personaggi del mondo greco e, soprattutto, dell’eroico passato romano, andando così oltre il “semplice” trattato teorico sulla vecchiaia, arrivando a essere un concreto strumento di propaganda politica.
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