Come sentenziò in maniera esemplare Friedrich Nietzsche in uno dei suoi più celebri saggi, il nichilismo si manifesta quando i valori supremi dell’essere umano si svalutano.
Significa che viene meno lo “scopo”, che vengono meno le risposte alla fatidica domanda «perché?», presupposto indispensabile a qualsiasi evoluzione umana. In parole povere, significa che prevale l’annichilimento delle coscienze, e che vengono meno quelle certezze per secoli ritenute incrollabili, quei capisaldi rappresentati proprio da quei supremi valori che, nel lungo percorso della Storia umana, hanno rappresentato l’incentivo ad andare avanti, a crescere, a migliorarsi, a lottare per il futuro.
Questo ottimo saggio di Oriano Giusti, il cui sottotitolo è Appunti per una analisi del nostro tempo, oltre a ripercorrere con maestria e con spirito critico gli sviluppi storici del pensiero nichilista, vede la luce in uno dei momenti più bui della storia umana, un momento di grande crisi e trasformazione in cui il “nulla” sembra avanzare inesorabilmente da ogni direzione.
Tanto che, se non saremo capaci di invertire la rotta e di aprire la strada a un nuovo Rinascimento, rischiamo oggi di veder precipitare la nostra civiltà in un abisso senza ritorno.