Esopo.
Nome avvolto nei veli della leggenda.
La più antica testimonianza, quella di Erodoto, il primo grande storiografo della Grecia (V secolo a.C.), parla di Esopo (Histor. n, 134) scrittore di favole, compagno di schiavitù di Rodope, la bellissima e celebratissima cortigiana vissuta sotto il regno di Amasis (570-526), e perito a Delfi di morte violenta. La favola esopica ebbe facile accoglienza nella letteratura di Roma.
Colui che assicurò a essa un posto tra i generi letterari fu Fedro, un macedone, che venne a Roma liberto di Augusto e scrisse sotto Tiberio cinque libri di favole in senari giambici.
Inserite in questa raccolta sono pure favole di Aviano, autore di quarantadue apologhi esopiani in metro elegiaco, vissuto probabilmente nel IV secolo dell'era volgare; e di Arnobio, nato a Sicca Veneria nella Numidia, uno degli ultimi apologisti cristiani.