I motivi per occuparsi di un orto familiare e i benefici che se ne ottengono sono davvero numerosi, ma certo l’esperienza più pregnante è proprio quel “mettere le mani nella terra”: seminare, trapiantare, curare la crescita, raccogliere i frutti e alla fine mettere in tavola il risultato di quella misteriosa trasformazione di un piccolo seme in una croccante insalata o in una paffuta melanzana.
Nutrirsi di quello che si è fatto crescere con le proprie mani arricchisce l’anima, stimola l’osservazione, rilassa, gratifica, ci mette in connessione con il ritmo delle stagioni e soprattutto ci assicura alimenti freschi, di elevato valore nutrizionale e privi di residui tossici. Purtroppo non è sempre così: l’agricoltura convenzionale, anche quando viene praticata su piccola scala come in un’orto familiare, fa ricorso a concimi e pesticidi di sintesi, che oltre a contaminare l’ambiente e gli alimenti mettono in pericolo in primo luogo chi quei prodotti li utilizza.
Questo manuale, scritto da tre orticoltori biodinamici di lunga esperienza, è un invito a sperimentare il piacere e la bellezza del coltivare, coniugando una pratica agricola profondamente rispettosa dell’ambiente con la riscoperta dei cicli naturali come solo l’agricoltura biodinamica sa fare.
Una guida dedicata a chi è alle prime armi, ma anche a chi desidera approfondire la conoscenza dell’influsso dei pianeti sulla coltivazione delle piante, imparare a realizzare i preparati biodinamici e i macerati vegetali, allestire un cumulo di compostaggio, costruire un semenzaio, utilizzare sovesci e pacciamatura.
Completano il volume oltre trenta schede con le indicazioni dettagliate sui tempi e le modalità di semina, le cure colturali, le consociazioni consigliate e i suggerimenti per la raccolta e la conservazione dei principali ortaggi.