Gli animali della Fattoria della Tenuta, stanchi di essere sfruttati e maltrattati dagli uomini, decidono di ribellarsi. Cacciato l’odiato fattore e preso possesso di quella che ribattezzano la Fattoria degli Animali, sono finalmente liberi dalla tirannia degli esseri umani e, sotto la guida dei maiali, i più intelligenti tra loro, possono autogovernarsi democraticamente, lavorando per sé stessi e per il bene dei loro simili. Ma gli ideali che hanno ispirato la Ribellione presto degenerano, dando vita a nuove forme di ingiustizia e di oppressione. Se è vero che tutti gli animali sono uguali, risulta presto evidente che alcuni lo sono più di altri.
Chiara satira della rivoluzione sovietica, che si trasformò in una dittatura basata sul culto della personalità e sul terrore, La fattoria degli animali si serve del linguaggio della fiaba per descrivere la natura e le dinamiche del totalitarismo.
In questa edizione l’opera è introdotta da due testi dello stesso Orwell, che inquadrano la genesi del libro e aiutano a comprendere il pensiero dello scrittore: La libertà di stampa, concepito per la prima edizione, ma pubblicato solo nel 1972, e la prefazione all’edizione ucraina, scritta per gli ucraini che vivevano nei campi di rifugiati dopo la seconda guerra mondiale.