Cerchiamo nuove parti con cui riempire i confini dell'«io» per diventare più completi.
Tuttavia, anche se dimagriamo, se cambiamo partner, se guadagniamo molti soldi e se riscuotiamo successi professionali, il vuoto interiore tornerà non appena sentiremo la mancanza della profondità che i cambiamenti superficiali non possono procurarci.
Finché non scopriamo la causa del vuoto, soffriamo per la sua eternità ricorrente, anziché smascherarlo come un’illusione che si realizza soltanto attraverso di noi.
Senza il minimo riguardo per i nostri sentimenti, riesce a legare anche l’inizio più spumeggiante con una fine silenziosa. Il nuovo perde i suoi colori vivaci e si rivela il vecchio sbiadito.
E questo, finché non cambiamo ancora strada per rimetterci in cerca della realizzazione nell’eterno ciclo della transitorietà.
Solo quando ci chiudiamo in noi stessi, l’illusione alza il sipario e la verità fa la sua comparsa sul palcoscenico della nostra vita.