Che cos’è accaduto nel 1968 in Italia?
Come e quali fattori internazionali lo hanno condizionato e preparato?
Come si inserisce tale evento nella più generale storia politica, sociale e culturale del nostro paese?
Quali furono i problemi che il movimento studentesco dovette affrontare e tentare di risolvere?
Perché oggi si tende a recidere i collegamenti e i legami che all’epoca si strinsero tra lotte studentesche e lotte operaie?
Il movimento del ’77 come si pone rispetto a quello del ’68?
La nuova edizione di questo libro vuole ancora essere un tentativo di riproporre alcuni passaggi politici e sociali, spesso ignorati dai cantori del ‘68 come evento epocale, senza i quali una parte consistente della storia dell’Italia repubblicana, quella che copre gli anni Sessanta e Settanta rischia di non appartenerci.
Non si rende omaggio alla cosiddetta verità storica ignorando ad esempio l’interrelazione che ci fu tra la ripresa delle lotte studentesche e quelle operaie nel biennio cruciale del ’68-69 e la nascita delle principali organizzazioni della nuova sinistra.
Ancora oggi, a 50 anni dal “fatto” è più che mai necessario andare oltre il ’68, liberarsi dell’evento, ricollocarlo nella sua dimensione storica e temporale, cercando di coglierne i legami e gli intrecci con quanto era accaduto prima e con quanto accadde negli anni successivi.
Tornare a leggere o rileggere, per quanto possibile, carte, documenti, libri, giornali, ci è parsa un’operazione salutare, preliminare e necessaria, da farsi, invece che rilanciare la posta sul vuoto tavolo delle ipotesi non verificate o verificabili che ci ripropongono un ’68 matrioska, dentro il quale erano già contenuti tutti gli avvenimenti successivi: dal crollo del muro di Berlino alla caduta dell’Urss, dalla crisi del sistema politico a tangentopoli, dalla chiusura del secolo breve al “nuovo liberal-capitalismo, caratterizzato dalla presunta “fine delle ideologie” nel regno attuale detto “post-moderno”.