"La fame è un inizio di dolore che ci invita a nutrirci; la noia è un dolore che ci costringe a impegnarci in qualche attività, l'amore è un bisogno, se non soddisfatto diviene doloroso."
Con queste parole di Voltaire si apre il libro di Giorgio Nardone dedicato ai disordini alimentari: anoressia, bulimia, bulimia jo-jo, vomiting, binge-eating, che spiega come spesso il rapporto con il cibo sia un mezzo, un segnale per comunicare uno stato di disagio, una carenza d'affetto devastante.
"Al di là dell'amore e dell'odio per il cibo" si propone di indicare ai lettori un "mezzo" per tentare di uscire da questa tragica spirale.
Con le parole di Cioran "ogni problema profana un mistero e, a sua volta, è profanato dalla sua soluzione".
Nello stesso modo il mistero dei disordini alimentari nelle sue moderne evoluzioni: vomiting, binge-eating, oltre alle sue tradizionali espressioni, anoressia e bulimia, è stato profanato da soluzioni terapeutiche costruite ad hoc per tali problemi.
Su questa scia, Giorgio Nardone, figura di spicco internazionale nell'àmbito della psicoterapia, noto per il suo - al tempo stesso - creativo e sistematico lavoro, guida il lettore in modo chiaro e accessibile all'interno dei perturbanti misteri delle patologie alimentari, svelandone la loro formazione, la loro persistenza e indicandone la loro soluzione.