«Per capire il mondo, uno scienziato deve essere nella natura, sentirla e sperimentarla.»
Con in testa il suggestivo pensiero del naturalista Alexander von Humboldt, Reidar Müller, geologo norvegese affascinato dalle foreste e dalla loro storia, decide di andare in cerca del lupo grigio che abita negli immensi boschi della Scandinavia.
In compagnia di due personaggi molto speciali, l’amico biologo Mats e un esperto autodidatta di nome Stefan (meglio noto come “l’uomo dei lupi”), Müller dedica tutte le sue energie a perlustrare le foreste e a organizzare escursioni nella contea norvegese di Østfold, sul confine con la Svezia.
Con appostamenti continui, soprattutto notturni, studia la vita e le abitudini dei lupi, impara a riconoscerne gli ululati e perfino a imitarli, per tentare di stabilire un rapporto con lo sfuggente predatore.
Questa esplorazione, che dura due anni, diventa l’occasione per addentrarsi nella flora e nella fauna selvatiche e per offrire spiegazioni scientifiche su piante, alberi, muschi, uccelli, insetti.
La sua passione diventa ossessione, al punto che tralascia lavoro, famiglia e amicizie per rincorrere il suo sogno: l’incontro ravvicinato con il principe delle foreste.
Quando finalmente accadrà, l’esperienza lo segnerà per sempre e gli farà costruire una relazione consapevole con la natura, l’ambiente comune agli uomini e agli animali, aiutandolo a familiarizzare con la dimensione istintiva e selvaggia che la governa.