Lo Yoga dell'Islam di Alberto Ventura è un saggio eccezionale che apre la porta ad una nuova conoscenza del mondo islamico.
Anche nell’Islam sono previste rigorose discipline interiori come la meditazione, non diverse dalle più note pratiche spirituali dell’Induismo, del Buddhismo o del Taoismo.
Nonostante la loro storia sia ormai secolare e siano ancor oggi diffuse in gran parte del mondo musulmano, il pubblico occidentale ignora quasi del tutto l’esistenza di queste discipline spirituali.
Questo saggio esplora per la prima volta in maniera completa e particolareggiata i metodi di una di queste «Vie» di realizzazione, la Naqshbandiyya.
Emersa in Asia Centrale attorno al XII secolo, questa organizzazione iniziatica si impiantò successivamente in India, dove conobbe il definitivo sviluppo.
Sue caratteristiche peculiari sono l’invocazione silenziosa del Nome divino, la teoria dei centri sottili - analoghi ai chakra dello Yoga tantrico - le contemplazioni di realtà metafisiche sempre più elevate, il legame invisibile che si instaura fra il discepolo e il maestro.
Il libro propone numerosi confronti con le pratiche di altre tradizioni dell’Oriente, che dimostrano come questo Yoga dell’Islam si inserisca a pieno titolo e con pari efficacia fra le grandi discipline dello spirito.
Indice:
- I metodi del Sufismo
- La Via dei Maestri
- L'invocazione silenziosa
- Il viaggio per tappe e la via diretta
- Le undici regole
- Dottrina e metodo dei centri sottili
- Negazione e affermazione
- Le contemplazioni
- Il legame iniziatico
- L'azione del maestro sul discepolo