E stata un fulmine a ciel sereno, quella telefonata.
Un improbabile Cavalluccio Parlante mi ha chiesto di aiutarlo a ripulire il mare dalla plastica.
E da quando c'è la plastica in mare?
Ma poi, cosa posso fare io, umile conduttore radiofonico, per giunta abitante a Milano?
Beh, in realtà molto più di quanto pensassi.
Da quando ho accettato la sfida, ho conosciuto ricercatori, politici e attivisti di tutto il mondo che si stanno mobilitando per combattere questa emergenza e grazie a loro ho scoperto un sacco di cose.
Prima di tutto che l'Italia, con i suoi acquari, le sue aziende e le sue leggi, su questo tema è all'avanguardia.
Che esistono avventurieri, canzoni, opere d'arte e iniziative di ogni genere legate alla plastica.
Che ci sono moltissime aziende, grandi e piccole, che stanno facendo la loro parte per rendere più sostenibile il consumo di plastica.
E che ognuno di noi, se vuole, può fare la differenza.
Se volete saperne di più, vi invito a seguirmi in questo folle viaggio.
Trenta giorni, trenta post-it. Mettiamo in fila quei piccoli gesti quotidiani che possono cambiare il futuro del nostro pianeta.