Un uomo alla ricerca di sé stesso alle soglie dell’ultimo decennio del Quattordicesimo secolo.
Abbandonato il villaggio natio ed i verdi pascoli alpini, Sigmund fugge i luoghi della sua infanzia allontanandosi dai recenti e drammatici avvenimenti.
Migrerà lontano. Soggiornerà a Verona, accolto benevolmente da Andrea, il giovane falegname col quale instaurerà una fraterna amicizia.
Spettatore del tramonto della Signoria scaligera, lascerà la città alla vigilia della battaglia di Castagnaro, una fra le più imponenti battaglie dell’epoca.
Gli spettri del doloroso passato torneranno sovente a tormentarlo fino a condurlo alla soglia dell’accidia. La turrita Monteriggioni segnerà la fine del suo viaggio.
Indice:
1 – Un inverno così rigido…
2 – La bottega di Sigmund…
3 – L’abbazia distava un intero giorno…
4 – Erano giorni di fervido lavoro…
5 – Il sole era tornato a splendere…
6 – Il potere esercitato dagli Scaligeri…
7 – La città “marmorina”…
8 – Il lavoro alla bottega procedeva…
9 – Seduto all’ombra di un vecchio ippocastano…
10 – Vi si annunzia che in cagione…
11 – Il clamore di una novella, lieta o infausta…
12 – All’estremo nord della città sorgeva…
13 – Il clima festaiolo e di benefica follia…
14 – Già sveglio molto prima che albeggiasse…
15 – Terminati i venticinque giorni…
16 – Guglielmo faticava alquanto…
17 – Il germe del meschino ricatto…
18 – È brama irrinunciabile…
19 – Alla luce degli ultimi avvenimenti…
20 – L’insistente pioggia atlantica…
21 – Invano Sigmund aveva atteso…
22 – Cinque uomini emersero dal buio…
23 – La zattera scivolava lenta…
24 – Il cruento epilogo…
25 – A Verona regnava il caos…
26 – Commosso, Ubertino aveva dato l’addio…
27 – Sin dai giorni luttuosi…
28 – Blandire a cuor leggero…