Nella famiglia Carugati comandano le donne.
Comandano perché sono in maggioranza e, fondamentalmente, perché è così che è andata, non è che lo volessero per davvero. Gloria, per esempio. Ha trentotto anni, è single, indipendente e ha un lavoro che le dà parecchie soddisfazioni.
Gli uomini non le mancherebbero di certo, bella e di successo com'è.
È solo che non ha nessuna voglia di impegnarsi seriamente, per lo meno finché sulla sua strada troverà soggetti come Ale, che dopo aver fatto l'amore si guardava allo specchio, nudo, chiedendosi se era ingrassato, e il giorno in cui aveva scoperto qualche pelo grigio tra le basette si era fatto prendere da un attacco di panico. Claudia, gemella di Gloria, invece un uomo ce l'ha: Vincenzo, un bravo ragazzo serio con cui sta felicemente da sei anni.
E pazienza se in bagno ha più creme di lei, e se al distributore le fa fare benzina perché se no gli puzzano le mani. Alice, di loro tre, è la più piccola, diciotto anni, e sa bene cosa vuole: vuole Giacomo, detto «Jack», il più figo della scuola, quello a cui stanno dietro tutte. Altro che Ruben, che quando uscivano insieme passava più tempo a farsi selfie e postarli su Instagram che a guardarla.
Jack, quando sarà il momento, se lo porterà al pranzo della domenica da nonna Teresa, che veda anche lei che i ragazzi di oggi non sono proprio tutti degli smidollati. Anche se un po' ha ragione, quando dice che le donne sono i nuovi uomini e viceversa.