Philip J. Corso, colonnello dell’Intelligence militare statunitense, nel 1961 gestì in totale segretezza i materiali derivati dall’incidente UFO di Roswell.
Una storia destinata a restare per sempre nell’ombra se, poco prima di morire, Corso non avesse citato in giudizio l’Esercito USA, confermando in un affidavit la veridicità delle rivelazioni contenute nel suo libro.
Vi si leggeva: «Nel 1961 venni in possesso del cosiddetto “Roswell File”. L’archivio conteneva fascicoli inerenti ricerche sul campo, rapporti di autopsia e frammenti tecnologici derivati dallo schianto di un veicolo extraterrestre a Roswell, New Mexico, nel 1947. Ho personalmente letto i documenti autoptici inerenti l’autopsia di una creatura che vidi nel 1947 a Fort Riley, nel Kansas. Tali documenti indicavano che l’autopsia fu eseguita all’Ospedale Walter Reed, un istituto in quel periodo sotto la giurisdizione del citato in giudizio. Il suddetto referto autoptico faceva riferimento all’essere come a una “Entità Biologica Extraterrestre”.»
Indice:
Capitolo 1
Il Deserto di Roswell
Capitolo 2
Il Convoglio per Fort Riley
Capitolo 3
Gli Oggetti Recuperati a Roswell
Capitolo 4
L’ufficio Tecnologie Straniere del Pentagono
Capitolo 5
Il Cover-up
Capitolo 6
La Strategia
Capitolo 7
Le EBE
Capitolo 8
Un Progetto allo Stato di Partenza
Capitolo 9
Intenzioni Ostili e l’Altra Guerra Fredda
Capitolo 10
Il Programma U2 e il Progetto Corona: Spie nello Spazio
Capitolo 11
Il Progetto Base Luna
Capitolo 12
Il Circuito Integrato: dal Luogo del Crash di Roswell alla Silicon Valley
Capitolo 13
Il Laser
Capitolo 14
Il Progetto del Missile Antimissile
Capitolo 15
Il Mio Ultimo Anno alla Divisione R&D: gli Hoover Files, le Fibre Ottiche, le Fibre Super Tenaci e Altri dispositivi
Capitolo 16
Il raggio della morte di Tesla e l’arma a fascio di particelle accelerate
Capitolo 17
Le Guerre Stellari