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E il 1970 e Daria, diciottenne, saltella felice per casa mostrando a tutti l'anello regalatole da Roger, un giovane promettente dalla carriera bene avviata. Daria sogna l'amore e la sua famiglia - una classica famiglia upper class americana - corona quel sogno con una magnifica festa di fidanzamento.
Ma, alla vigilia delle nozze, la vecchia e lungimirante nonna incoraggia Daria a essere più curiosa, a viaggiare e a interrogarsi prima di indirizzare la sua vita verso la scelta più scontata del matrimonio.
Daria convince dunque il suo Roger a intraprendere un viaggio in India sul mitico Karma Express, lo sgangherato pullman che porterà i due giovani, tanto eleganti quanto impreparati, da Istanbul a Goa, attraversando paesaggi favolosi e condividendo con un gruppo di ragazzi decisamente alternativi una realtà molto lontana dal loro mondo di appartenenza.
Il viaggio di Daria diventa un viaggio di formazione e di consapevolezza, e fa rivivere al lettore i sogni di un'intera generazione, che negli anni '70 mise in discussione le certezze borghesi e scoprì altre dimensioni, talvolta illusorie, ma anche profonde e spirituali, della ricerca di sé. Il terzo romanzo di Romina Power è costruito con un'alternanza di flash back visti dalla prospettiva dell'età matura della sua protagonista.
Daria oggi ha sessant'anni e guarda indietro con lucidità e ironia, senza mai essere sopraffatta dalla nostalgia; ma guarda anche avanti fino al finale sorprendente, come sa fare solo una donna appagata e serena. In chi legge nasce allora il sospetto che la serenità di Daria sia anche un po' quella dell'autrice.
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