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Fino a non molti anni fa, le crociate sembravano qualcosa di remoto, una serie di arcane vicende accadute durante il fosco Medioevo. Le guerre di religione non rivestivano più alcun interesse per i cittadini della moderna civiltà laica.
Poi le cose sono cambiate. Gli attentati dell’11 settembre 2001 contro gli Stati Uniti hanno dimostrato nella maniera più traumatica che anche oggi esistono persone disposte a uccidere o a farsi uccidere per motivi religiosi.
D’altra parte da allora i musulmani fondamentalisti fanno appello ai correligionari affinché si uniscano alla jihād internazionale contro i popoli occidentali, da loro immancabilmente definiti come «crociati».
Nell’arco di una sola, terribile giornata, le crociate medievali sono tornate a contare, e non poco. Thomas F. Madden ricolloca le crociate all’interno del loro specifico contesto sociale, economico, religioso e intellettuale, aiutandoci a comprendere le ragioni che hanno portato migliaia di uomini ad abbandonare le loro case, le loro famiglie, i loro amici per marciare nel nome di Cristo verso terre lontane e sconosciute.
Madden riserva inoltre una particolare attenzione agli effetti delle crociate sul mondo islamico e sull’Oriente cristiano bizantino.
Spiegando ciò che le crociate hanno realmente rappresentato, questo volume tenta così di far comprendere anche il complicato intreccio di relazioni tra passato e presente.
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