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I 25 Piccoli racconti di un’infinita giornata di primavera apparvero sull’«Osaka Asahi Shimbun» a partire dal 1909, e vennero riuniti da Sōseki in questa raccolta nel 1910.
A prima vista, non sembra esistere un filo conduttore che li leghi, tanto sono diversi sia nel contenuto sia nello stile – soprattutto nelle pagine in cui vengono utilizzate tecniche sperimentali di scrittura.
Ma è proprio il titolo così fortemente evocativo, Eijitsu Shōhin, a contenere l’elemento unificante. «Eijitsu», la «giornata lunga», non indica soltanto un giorno in cui il tempo sembra dilatarsi all’infinito, ma evoca anche ciò che accomuna i protagonisti dei diversi racconti: il desiderio di conservare quella sensazione di intensa felicità legata a un momento, a un’occasione, a una stagione, nella speranza che possa non finire mai.
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