Le proprietà della soia sono molto discusse.
Praticamente sconosciuta fino a pochi decenni fa come alimento per l’uomo – e invece fondamentale nell’alimentazione degli animali da allevamento –, oggi la soia riscuote un consenso crescente non solo tra i vegetariani e i vegani, ma anche fra quanti semplicemente la ritengono un valido sostituto della carne e dei formaggi.
C’è però chi nutre serie perplessità soprattutto in relazione al largo ricorso alla chimica e alle tecnologie impiegate per estrarne le proteine, che accorciano e semplificano i lunghi procedimenti tradizionali delle culture orientali.
Sono stati infatti creati «nuovi» prodotti a base di soia dal colore e sapore camuffati e dalle caratteristiche organolettiche alterate, sostenuti da un marketing imponente e da un’industria alimentare sempre più globalizzata.
Risalendo alle origini storiche e culturali della sua produzione in Oriente e sulla scorta dei più recenti risultati della ricerca, Susanna Bramante delinea un quadro in cui non mancano risultanze inquietanti, che sembrano collegare il consumo di soia a problemi digestivi, a disfunzioni della tiroide, a malattie cardiache, all’osteoporosi, al declino cognitivo, a disturbi della riproduzione e della fertilità e a patologie quali il cancro al seno e alla prostata.
Indice:
- La soia in Oriente. Un po' di storia
- L'invasione dell'Occidente
- Come sono cambiati i cibi di soia tradizionali
- La soia GM
- Nei mangimi animali
- Usi secondari
- Nell'alimentazione umana
- Impatto ambientale
- Valori nutrizionali e benefici
- Problemi salutistici della soia non fermentata
- Il cancro al seno
- In neonati e bambini
- Fertilità
- Altre insidie
- Prodotti a base di soia? No, grazie!
- Dieta mediterranea
- Conclusioni