Il mito della crescita sta finendo? Vari segnali ambientali ed economici ci dicono di sì.
Ciò nonostante l’attuale sistema economico continua a indicarlo come il suo principale obiettivo, usando come giustificazione l’occupazione.
È sempre più evidente, però, che di occupazione non se ne creerà più a causa delle crescenti disuguaglianze nella distribuzione del reddito, della globalizzazione e dell’austerità. L’intrecciarsi delle contraddizioni interne al sistema con la crisi ambientale, indica che se vogliamo trovare risposte ai drammatici problemi sociali che affliggono l’umanità, dobbiamo trasformare in profondità il sistema economico, a partire da un radicale ripensamento di concetti di base come lavoro, mercato, economia di comunità.
Dopo una prima parte in cui si analizza come il vigente paradigma economico sia organizzato per distruggere, piuttosto che creare lavoro, e come la crisi ambientale blocchi qualsiasi sogno di crescita, l’opera prosegue con una seconda parte nella quale si prospettano nuovi assetti organizzativi e nuove concezioni economico sociali capaci di coniugare dignità, piena occupazione e riduzione di produzione e consumi.
Vengono, infine, indicati i passi concreti da compiere per facilitare la transizione: dal baratto, all’autosufficienza, dalle banche del tempo al fai da te, dalle comunità alla moneta locale.
Indice:
PARTE PRIMA
Il tramonto dei falsi miti
- Capitolo 11 Il sogno breve della piena occupazione
- Capitolo 12 Disoccupando fra schiavi e robot
- Capitolo 13 Disoccupando fra speculazione e finanza
- Capitolo 14 Fine della favola chiamata crescita
PARTE SECONDA
La nuova rotta
- Capitolo 15 Per un’economia delle sicurezze
- Capitolo 16 Lavoro d’uso familiare
- Capitolo 17 Lavoro d’uso collettivo
- Capitolo 18 La gestione democratica del poco
- Capitolo 19 Mercato dei desideri locale e contenuto
- Capitolo 10 In marcia verso il cambiamento