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Un potente affresco dell’evento fondante della società moderna.
Il primo capitolo della Storia della Rivoluzione ha già venduto 300.000 copie in Inghilterra e Hilary Mantel è stata annoverata dal «Time» tra le 100 persone più influenti del 2013.
Dopo la caduta della Bastiglia, in una Parigi divenuta campo di battaglia su cui scorre il sangue dei linciaggi e delle esecuzioni sommarie, la giovane generazione di rivoluzionari si trova all’improvviso sulla soglia della fama e del potere: Camille Desmoulins la cui effigie è stampata sui piatti di porcellana e sui ventagli, impegna la sua penna caustica per incitare alla ribellione; Danton, acclamato padre della patria, viene eletto al servizio della città e cerca di imporre le leggi rivoluzionarie; Robespierre, amato dagli strati popolari, continua imperterrito la sua opera, circondato sia dallo sconcerto degli amici sia dalla più profonda diffidenza dei colleghi deputati per il suo disprezzo del denaro e la fede incrollabile nelle proprie idee.
Né il corpo dei regnanti né i luoghi in cui abitano son più sacri.
La tanto agognata repubblica è sempre più vicina.
Ma nessuno sa ancora quale sarà il prezzo da pagare.
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