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Alcuni testi manoscritti inediti, oggetto della presente pubblicazione e qui presentati in prima edizione mondiale, contengono una descrizione chiara e particolareggiata dell’inedita prassi alchimica del Cosmopolita, nella quale lo Spirito Universale, fondamento dell’Opera, è catturato mediante una sostanza che funge da magnete, ai raggi solari e a un originalissimo forno appositamente costruito.
Questo lavoro intende inoltre riabilitare la figura di Sendivogius, riguardo al quale le fonti polacche, recentemente scoperte, hanno permesso di correggere le inesattezze e i molteplici errori pedissequamente riportati fino ai giorni nostri.
Tra i manoscritti pubblicati ci sono anche gli statuti di una singolare società ermetica, la Società dei Filosofi Incogniti fondata da Sendivogius, in cui l’ammissione dei membri non era ostacolata dalla loro origine né dalla loro condizione né dalla loro religione. Ai postulanti si richiedevano soprattutto onestà di costumi, una curiosità naturale, un desiderio di penetrare i segreti dell’Arte chimica e di conoscere «le mirabili operazioni della Scienza Ermetica», e una condizione essenziale: «un silenzio incorruttibile, eguale a quello che sapeva mantenere Arpocrate».
Nel secolo successivo, il barone di origine svizzera Théodore-Henry de Tschoudy (1727-1769) fonderà un rito massonico ermetico al quale darà lo stesso nome di Società dei Filosofi Incogniti e degli statuti ricalcati su quelli del Cosmopolita, ma adattati alla massoneria, pubblicati nella celebre opera La stella fiammeggiante (L’Étoile flamboyante) uscita nel 1766. La prassi alchimica di Tschoudy non sarà però quella originaria dei Filosofi Incogniti ma verrà tratta da un manoscritto ermetico del XVII secolo: La révélation de la parole cachée par la Sagesse des anciens.
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