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Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, i più importanti fisici del pianeta stanno cercando di trovare risposta ad alcune anomalie che riguardano la velocità della luce, la trasformazione e generazione della luce, l’esistenza dell’etere e delle molecole.
Lo sforzo di scienziati come Hendrik Lorentz, Ludwig Boltzmann, Max Planck è orientato a ultimare la faticosa costruzione di una fisica che, di lì a pochi anni, sarà chiamata classica.
Sono fisici maturi e preparati che dovranno affrontare la sfida di un giovane ribelle che non ebbe paura di criticare un apparato intellettuale formidabile che sembrava a un passo dal suo perfezionamento. Albert Einstein, considerato l’ultimo dei fisici classici, riesce a percepire le contraddizioni della scienza del suo tempo, ad affrontarle con semplicità, ma rifuggendo ogni soluzione che fosse parziale, particolare o di comodo.
La sua ricerca, anche quando affronta problemi specifici come quello della luce, è animata da una visione unitaria del mondo fisico che lo collega direttamente a Galileo Galilei. In questo libro si racconta come, nell’arco di oltre vent’anni, Einstein e i suoi contemporanei abbiano trovato nel tema dell’interazione tra radiazione e materia la chiave che ha condotto alla fisica dei quanti.
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