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A questa prima grande edizione commentata delle Confessioni hanno col laborato i maggiori studiosi francesi e italiani dell’opera di Agostino: Jacques Fontaine, che ha scritto l’amplissima introduzione generale; Patrice Cambronne, Goulven Madec, Jean Pépin, Aimé Solignac, che hanno redatto parte dei commenti; Manlio Simonetti, che ha curato il testo, l’apparato biblico e commentato l’ultimo libro; Gioachino Chiarini, autore della traduzione; mentre gli altri commenti sono stati affdati a Marta Cristiani, Luigi F. Pizzolato e Paolo Siniscalco; José Guirau ha preparato la bibliografia generale.
Se l’Occidente deve una metà del suo cuore all’Odissea, certo l’altra metà è riempita da questo libro luminoso e tenebroso, «questo libro gocciolante di lacrime» che Petrarca adorava. Come noi, ne amava la stupenda retorica: il gioco delle ripetizioni, dei ritornelli, dei parallelismi, delle opposizioni, l’inquietante stregoneria verbale, l’ansia dolcissima e drammatica delle interrogative, la mollezza a volte quasi estenuata – la quale suscitava, in lui che scriveva, e suscita in noi, che stiamo leggendo, lo stesso contagio e la stessa commozione.
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