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In questa serie di appassionate lettere, Matthew Fox si rivolge direttamente a papa Francesco, esortandolo a portare avanti l’impulso di rinnovamento. Attingendo al fermento spirituale dell’America del Nord, Fox propone una serie di riforme capaci di riconnettere la Chiesa al sentire dei fedeli. Alla base delle sue teorie ci sono svariate fonti teologiche e l’esperienza diretta dei gruppi religiosi non convenzionali.
Perché in tempi recenti sempre più cristiani si sono allontanati dalla Chiesa o addirittura si sono vergognati della loro appartenenza religiosa? Sarà capace la Chiesa di guardare al futuro e di vivificare il suo spirito originario tornando a stringere la relazione con i fedeli? Alla luce delle prime, sorprendenti mosse compiute da Papa Francesco, Matthew Fox spera proprio di sì. In una serie di appassionate lettere indirizzate al pontefice, il teologo americano ed ex prete domenicano chiede al Papa di restaurare il sensus fidelium e di riformare la Chiesa attingendo alle fonti spirituali e teologiche del Concilio Vaticano II, dimenticate dai due papi precedenti.
L’elezione di Bergoglio ha segnato una serie di primati storici: il primo Papa gesuita, il primo del continente americano e il primo dell’emisfero meridionale. Ma il passo più significativo è stato il suo scegliere per la prima volta il nome di Francesco. Fox interpreta questo gesto unico come un buon auspicio ed elabora un programma in dodici punti per il rinnovamento della Chiesa, tra cui inserisce l’accettazione del clero coniugato, la chiusura dello Ior e la riforma della Congregazione per la dottrina della fede.
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