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Dopo la biografia di Karl Marx, Attali volge la sua attenzione a Gandhi, colui che ha mostrato come un uomo da solo, nonostante la propria debolezza e i propri errori, arrivi a spostare montagne, praticando sino all’assurdo la sola utopia che permetta di sperare nella sopravvivenza umana: la tolleranza e la non violenza.
Ma come ha fatto, questo timido uomo – nato da famiglia modesta, in una casta “dignitosa” ma inferiore ai bramini, senza conoscenze – a diventare la guida morale di un paese tra i più sofisticati, i più gerarchizzati, i più religiosi del mondo? Come è riuscito quest’uomo dalla voce esitante, che a trent’anni era incapace di parlare in pubblico, a riunire, vent’anni dopo, milioni di uomini pronti a morire per lui?
Jacques Attali, con una prosa ricca di citazioni, aforismi e materiali inediti, ripercorre la vita del “mahatma”, dalla sua infanzia fino al suo assassinio, raccontandoci l’uomo, le sue scelte politiche, il suo mondo spirituale. Seguendo il suo incredibile destino si comprenderà che non vi è nulla di più universale che questa vita così particolare, così intensa, così mistica tutta rivolta alle istanze di liberazione e indipendenza del suo popolo.
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