Le esperienze che abbiamo avuto in passato hanno lasciato un segno nel corpo eterno, nell’Io, un ricordo, e, di riflesso, ne è rimasta una traccia anche noi nostri altri corpi, compreso quello fisico. Sensazioni, emozioni generano pertanto una trasformazione a livello fisico, analizzando la quale si può procedere indietro nel tempo per sciogliere nodi, traumi, shock subiti. Si potrà in tal modo convertire le nostre esperienze, i nostri ricordi, in facoltà imperiture, per vivere il domani in piena libertà e coscienza, e agire sul passato per influenzare il futuro.
In particolare nell’occhio umano è possibile riscontrare una traccia individuale di ciò che è stato, di vicende drammatiche vissute, e l’evento che leggeremo nell’iride potrà essere interpretato sia come vissuto corporeo ereditato dalla stirpe, sia come esperienza animica ereditata o trasformata dalle nostre azioni, come esperienza libera e individuale oppure come esperienza di legame tra esseri. In questo campo l’Autore da molti anni ha avviato tecniche metodologiche d’indagine e di guarigione e il suo «colloquio» con l’iride ha accompagnato i pazienti nel viaggio terapeutico di consapevolezza della malattia. Un metodo questo che, unitamente alla medicina e al trattamento evocativo cutaneo, conduce verso percorsi di cura finora inesplorati.