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L’opera contiene le conferenze che Rudolf Steiner tenne privatamente nel maggio del 1906 a Parigi che affascinarono Schuré al punto da annotarle facendone un fascicolo personale; venuto a conoscenza del fatto che fossero in quel momento ancora inedite decide di darle alle stampe (nel gennaio 1928 in francese), in quanto esse segnano un momento capitale nel pensiero di Rudolf Steiner: quello del getto spontaneo della sua geniale concezione.
“Sono lieto di rendere questo nuovo omaggio ad un Maestro incomparabile, al quale debbo una delle grandi rivelazioni della mia vita. [...] Queste conferenze costituiscono, dunque, un compendio sommario di ciò che il Dottor Steiner chiama Antroposofia.Non ho la pretesa di riassumere in una prefazione tale vasto sistema, ove è tutto organicamente collegato. I suoi principi sono contenuti in una teogonia, in una cosmogonia ed in una psicologia perfette. Questa filosofia serve a stabilire una morale, una pedagogia ed una estetica speciali.L’insegnamento di questo Pensatore-Veggente si estende su tutti i campi. Le sue larghe vedute abbracciano tutta la storia dell ’umanità e tendono ad infondere lo spirito spiritualista alla scienza moderna, senza nulla toglierle del suo rigore e della sua chiarezza”.
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