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Poiché quella dell'anoressia è diventata una domanda di cura esemplare, alla psicanalisi interessa misurarsi con essa e, attraverso di essa, con alcuni appuntamenti ineludibili della cura del nostro tempo: i test, la psicoterapia, gli psicofarmaci, gli ideali del tempo breve e del successo terapeutico.
La clinica e l'etica della psicanalisi possono mantenere la loro qualità e il loro segno distintivo, nel quadro di una ricerca aperta verso i nuovi interrogativi della modernità? Oggi il sintomo, per lo più oggetto di indagine specialistica e tecnologica, tende a perdere la sua connotazione di etica dolente del soggetto malato. Qual è il compito e il cimento della psicanalisi al riguardo?
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